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Industria 4.0: la chiave di volta per l’evoluzione sociale industriale

L’industria, in generale, tende sempre più a  quella che ormai è definita come la Quarta Rivoluzione Industriale o Industria 4.0.

 “Le imprese che stanno affrontando un percorso di espansione passano attraverso cinque differenti fasi di sviluppo che si caratterizzano ognuna per l’avvicendarsi di un momento di evoluzione e di uno di rivoluzione.”

Questa è la “teoria dell’evoluzione e rivoluzione” di Larry Greiner (professore emerito di gestione ed organizzazione presso la University of Southern California, Stati Uniti), il quale nel 1972 ha proposto una teoria per lo sviluppo di un modello di crescita strategica per le organizzazioni.

Con il termine “evoluzione” Greiner vuole descrivere lunghi periodi di crescita, durante i quali non vi sono sovvertimenti relativi alle impostazioni organizzative, mentre con il termine “rivoluzione” indica periodi di grave sconvolgimento per l’impresa.

Per Greiner ogni fase di evoluzione genera la successiva rivoluzione, ed è nei momenti di crisi della crescita che è necessario intervenire per analizzare, consigliare, prevenire, allertare. Infatti è in questi periodi che l’imprenditore e il management hanno la possibilità di interiorizzare, comprendere e cercare di far proprie le necessità gestionali e manageriali emerse, nell’ottica di non arrestare la propensione alla crescita che l’impresa sta dimostrando.

Ciò che sta accadendo in questo periodo storico riflette esattamente il pensiero di Greiner.

La prima rivoluzione (Industry 1.0) è giunta in seguito allo sfruttamento della potenza di acqua e vapore per meccanizzare la produzione. La seconda, introdotta alla fine del 1800 da Henry Ford e da altri, ha dato il via alla produzione di massa attraverso l’uso dell’elettricità. La terza rivoluzione industriale è conosciuta più in generale come la rivoluzione digitale o “era digitale” che ha portato all’aumento dei livelli di automazione avvalendosi di sistemi elettronici e dell’IT.

“Circa il 90% di tutti i processi di produzione industriale è oggi supportato dall’ICT”, – così si legge negli ultimi dati forniti dall’Osservatorio dell’Industria Italiana dell’Automazione. Negli ultimi 30 anni, la rivoluzione informatica ha infatti portato a una radicale trasformazione del mondo in cui viviamo, con un effetto che può essere accostato a quello della meccanizzazione e dell’elettricità nella prima e seconda rivoluzione industriale.

Questo ci porta all’Industria 4,0, definita come “l’informatizzazione della produzione”. Correlata ad altre espressioni ‘cyber fabbrica’, la Quarta Rivoluzione Industriale si riferisce più specificamente ad uno spostamento verso attività di produzione di auto-organizzazione, con una maggiore distribuzione di intelligenza nelle singole macchine e componenti. In futuro, quindi, le industrie saranno gestite da tecnologie integrate alle reti globali che incorporeranno macchinari, sistemi di stoccaggio e strutture produttive sotto forma di Cyber-Physical Systems (CPS). In questo modo questi si scambieranno informazioni che innescheranno azioni e si monitoreranno vicendevolmente in totale autonomia. Questa evoluzione porterà molteplici miglioramenti nei processi industriali manifatturieri, nelle attività di engineering, nell’impiego dei materiali lungo la catena di fornitura e in generale nella gestione di tutto il ciclo di vita del prodotto.

Con l’implementazione della quarta rivoluzione, le linee di produzione saranno in grado di riconfigurarsi in completa autonomia per ottimizzare la produttività. Anche se ancora guidate dall’alto, le linee di produzione saranno capaci di rispondere dinamicamente ai nuovi ordini o a variazioni degli stessi, connettendosi in modo trasparente con la logistica e con il business in senso più ampio.

La “fabbrica intelligente” provocherà un metodo di lavoro totalmente nuovo nelle aziende manifatturiere, comportando dinamismo e ottimizzazione delle performance delle linee produttive. La nuova organizzazione dei processi, rendendo la produzione profittevole, permetterà di soddisfare appieno le esigenze e le richieste individuali dei clienti; renderà possibili i cambiamenti dell’ultimo minuto nel ciclo produttivo delle industrie, così da garantire gli alti livelli di flessibilità richiesti da una domanda sempre più dinamica.

Questo scenario, a livello italiano, è ancora molto lontano. Le nostre industrie fanno riferimento a sistemi di gestione e sviluppo che fanno parte della “vecchia scuola”, basata sulla piccola rete industriale costituita da operai e tecnici specializzati che si occupano della produzione, e dall’altra c’è la rete marketing, costituita da agenti di commercio che operano sul territorio per consolidare e ampliare il business aziendale.

Ciò che propone l’Industria 4.0 sta proprio nell’evoluzione del lavoro e della società d’impresa.

Esistono realtà che propongono nuove logiche industriali, basate sulla comunicazione diretta delle realtà industriali, le quali si interfacciano attraverso piattaforme che permettono di inviare una richiesta industriale e di avere poi un report di imprese contattate automaticamente in quanto suoi potenziali fornitori. Il tutto stando comodamente in azienda, senza dover percorrere lo Stivale per incrementare la propria rete commerciale.

Rivoluzione industriale per ottenere un’Evoluzione sociale. Tendere verso concetto sarà l’unico modo per poter dare una svolta significativa e tangibile all’economia aziendale.

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